Attese e progetti nel Municipio 4

UCTAT Newsletter n.21 – marzo 2020

di Giovanni Castaldo

Urban Curator TAT da diverso tempo ha posto al centro di analisi e proposteil territorio del Municipio 4. A partire dal progetto di valorizzazione dell’ampio sistema di spazi pubblici gravitanti sull’asse di Corso Lodi – presentato in occasione del Convegno “Proposte e progetti per il Sud Milano” del 19 luglio 2017 – agli studi per l’ambito di Rogoredo, con riferimento alle problematiche sia del nodo di interscambio che del sistema del verde e dei comparti dismessi di Santa Giulia e Taliedo – tematiche affrontate in occasione del Convegno “Una strategia per il Sud-Est di Milano: l’Hub di Rogoredo” del 2018  e in occasione del Convegno “Rogoredo/Santa Giulia/Taliedo: Le tre sfide” dello scorso novembre 2019.

Un’attenzione continua verso le iniziative architettoniche e urbanistiche che vengono portate avanti nella Zona, valutate anche con uno spirito critico con riferimento all’efficacia e al rilievo strategico in termini di qualità urbana, ambientale e fruitiva. In questo quadro il presente articolo vuole fare il punto su alcuni progetti che interessano il Municipio, due dei quali annunciati e in attesa di attuazione e uno avviato il mese scorso.

In primo progetto riguarda la riqualificazione di Piazza San Luigi. Uno spazio pubblico, che seppur di contenute dimensioni, appare particolarmente importante per il quartiere con la presenza della Chiesa di San Luigi Gonzaga, dell’oratorio e di servizi commerciali di vicinato. Una piazza oggi interamente occupata dalle auto in sosta e che palesa un generale degrado a ridosso di un importante complesso monumentale.
L’iter dell’intervento di riqualificazione che è iniziato ufficialmente nel dicembre 2017 quando in occasione di un’assemblea pubblica all’oratorio della parrocchia gli assessori Pierfrancesco Maran e Marco Granelli hanno presentato una prima ipotesi di sistemazione. Poche settimane dopo il progetto è stato presentato anche in un altro confronto pubblico tenutosi presso il Circolo Arci San Luigi in via Don Bosco, alla presenza di molti cittadini e dei rappresentanti municipali.
Questo primo progetto prevedeva la liberazione della piazza dal parcheggio, la realizzazione di aiuole (circa 300 mq) con 12 alberi e una superficie pedonale di circa 300 mq finita con cubetti di beola. Al centro della piazza veniva mantenuta una corsia carrabile di collegamento tra via Scrivia e via Tagliamento. L’iter è poi proseguito nel 2018 attraverso il confronto con il Municipio 4 e con la cittadinanza attraverso il quale si è sviluppato un dibattito sulla possibile completa pedonalizzazione, sui materiali e sulla necessità di prevedere un sagrato antistante la chiesa.
A fine 2018 l’amministrazione comunale ha presentato un nuovo progetto, approvato anche dalla commissione municipale, completamente rivisitato. Si ottiene una porzione considerevole pienamente pedonale, lasciando il solo collegamento tra via Scrivia e via Don Bosco a nord e la percorrenza di via Tagliamento a sud. Viene quindi a crearsi un vero e proprio sagrato anche grazie al posizionamento decentrato delle nuove aree verdi e delle alberature. Una soluzione che coglie anche alcuni degli spunti emersi dalla sperimentazione di Zona Trenta promossa da un gruppo di associazioni (Genitori Antismog e FIAB Milano Ciclobby) e cittadini attivi nel maggio 2018, durata solo quattro giorni (dal 10 al 13 maggio). Attraverso la predisposizione di arredi rimovibili e di verniciature stradali in Piazza San Luigi lungo tutte le strade del quartiere, la sperimentazione ha dimostrato la fattibilità di riduzione del calibro di alcune strade per limitare la velocità veicolare e la possibilità di incrementare il numero di parcheggi lungo via Scrivia (a compensazione dei posti che saranno eliminati da Piazza San Luigi).
L’iter progettuale e autorizzativo dell’intervento è proseguito nel 2019 con lo sviluppo dell’esecutivo e la predisposizione della gara di appalto. Nella seconda parte del 2019 l’amministrazione comunale ha annunciato che i lavori per Piazza San Luigi inizieranno nel 2020.
Sembra quindi avvicinarsi la fase attuativa dopo circa tre anni da quando il Comune ha dichiarato la volontà di intervenire su questo spazio. Una storia ancor più lunga se si considera che già negli anni Novanta era stata già avanzata una proposta di completo restyling e pedonalizzazione, che prevedeva allora anche la realizzazione di un parcheggio interrato a servizio dei residenti e della collettività.

Il secondo progetto è una novità significativa per la zona e riguarda la localizzazione di un nuovo edificio del Comune in via Sile, nei pressi di Piazzale Corvetto. Nel gennaio 2020 il Comune di Milano ha annunciato un programma di razionalizzazione del suo patrimonio immobiliare, liberando gli uffici in centro che potranno essere affittati e messi a reddito e investendo in edifici localizzati in zone periferiche della città. Diversi gli obiettivi dichiarati: fornire servizi più vicini ai cittadini, migliorare i luoghi di lavoro, aggiornare il portafoglio immobiliare con edifici ad elevati standard di sostenibilità, ridurre le spese di gestione e locazione attualmente in essere (ad esempio la locazione dell’immobile di via Bernina, affittato dal 2015 per 2,5 milioni di euro all’anno e in scadenza di contratto, che attualmente ospita 850 impiegati pubblici, in particolare del settore Urbanistica, Ufficio tecnico e Sportello unico per l’edilizia), favorire il policentrismo degli uffici comunali. Saranno investiti circa 100 milioni di euro per i tre nuovi stabili: un edificio in via Sile 8 in zona Corvetto, uno in via Durando 38 nella zona del Politecnico in Bovisa, e un altro in via Principe Eugenio 33 in zona Cenisio.
L’immobile di via Sile, con una superficie di 34.000 metri quadri su sette piani, è abbandonato dal 2011 e ora sarà completato sulla base delle esigenze espresse dal Comune. Questo edificio appare ottimale per la localizzazione di una funzione pubblica anche per l’elevato grado di accessibilità garantito dalla M3 con la stazione di Corvetto a 250 metri. Il progetto di completamento del fabbricato, curato dallo Studio Fz Architetti Milano, prevede una copertura verde, spazi comuni ricreativi per i dipendenti, una corte centrale e circa 1300 postazioni. L’intervento appare di particolare rilievo per il Municipio 4 in quanto andrà a potenziare ulteriormente il polo di attrezzature e servizi pubblici localizzati nei pressi di via Oglio-via Mincio: il nuovo centro servizi (probabilmente gli Uffici Tecnici del Comune) sarà infatti limitrofo ai già esistenti Municipio 4, al centro di aggregazione di piazza Ferrara, ai plessi scolastici e alla piscina comunale. Un organico pezzo di città pubblica in una zona periferica.

La terza iniziativa che si vuole evidenziare riguarda un progetto di rigenerazione principalmente di natura sociale e culturale che ha al contempo importanti ricadute spaziali. Si tratta del Punto di Comunità “Made in Corvetto” presso il mercato comunale coperto di Piazzale Ferrara. Un luogo polifunzionale che vuole essere un nucleo di aggregazione di servizi, puntando su attività culturali, artistiche, di dibattito e di promozione sociale. Il modello è quello del marcato ibrido, con l’integrazione di funzioni commerciali legate al settore alimentari, spazi per attività culturali e servizi sociali. 
È promosso da Fondazione Cariplo, con il supporto del Comune di Milano e il contributo di BikeMi, Bosch, Fondazione AEM, Fondazione Snam, Manager Italia, Metro, Pentole Agnelli, Panificio Davide Longoni, Poliedra-Politecnico di Milano, Sebach, Vaillant, Zanussi Professional.
Il PuntoCom è stato inaugurato il 14 febbraio 2020 ed è gestito dalla Cooperativa Sociale La Strada in collaborazione con Milano Bicycle Coalition e Terzo Paesaggio. È il frutto di una intensa collaborazione da circa un anno tra i soggetti sostenitori e un ampio insieme di associazioni, cooperative, gruppi di cittadini che si sono aggregati anche attraverso Patti di collaborazione, e prevede uno sviluppo pluriennale degli interventi. 
Il progetto è di particolare interesse anche con riferimento ad altre iniziative che interessano Piazzale Ferrara. In particolare si ricorda la previsione di realizzazione dello studentato del Politecnico di Milano presso l’edificio abbandonato all’angolo di Piazzale Ferrara e via Oglio.

In conclusione queste tre progettualità eterogenee per tipologia sembrano andare tutte verso una direzione di trasformazione strutturale di questa parte di città. Con interventi sullo spazio pubblico, con la previsione di una grande funzione decentrata e con una rete collaborativa per la promozione sociale e culturale. Una prospettiva ben diversa da quella meramente “tattica” di, ad esempio, Piazzale Angilberto. Una pratica riproposta e rilanciata recentemente dal Comune di Milano attraverso una call rivolta a cittadini e associazioni, per l’individuazione di altri spazi pubblici in città (Call “Piazze aperte in ogni quartiere”). Con il rischio di una moltiplicazione di interventi e micro-interventi che incidono marginalmente rispetto all’obiettivo di riqualificazione delle periferie: una distrazione per le tante forze civiche, indotte a guardare il dito e non la luna.

Milano, Corso Lodi (G.C. 2019)