Concerto Beuys Welt di Maurizio De Caro

UCTAT Newsletter n.63 – GENNAIO 2024

di Marco Grattarola

L’evento si è tenuto a Milano il 21 gennaio 2024 presso il Teatro Out Off.ù

L’Opera si sviluppa per micro-suggestioni sonore alternando letture e pezzi musicali, in un tracciato interpretativo variegato e multiforme.

 I concetti delle letture sono una ri-elaborazione delle discussioni dell’Artista Joseph Beuys nel corso della sua vita, adattate dall’Autore.

 I temi musicali si ispirano al percorso artistico di Beuys, ed alla sua ricerca negli ambiti dell’arte, dell’antropologia, della politica e della cultura sociale, argomenti tuttora attuali e densi di significato (arte, parola, azione umana, coraggio e sfida, economia, verità e sogno, vuoto e silenzio, Mondo).

La sequenza prestabilita delle tracce, è stata eseguita in un continuum senza interruzioni, e l’esecuzione finale è frutto di una forma di improvvisazione poli-direzionale e complessa, ma ancorata ai temi concettuali di Joseph Beuys.

Nella sua forma compiuta il sistema musicale polifonico assomiglia di per sé ad una performance, o ad un’installazione, quindi molto legata alle forme comunicazionali dell’arte contemporanea, e il supporto magnetico (CD) è soltanto la memoria di tutte le variabili che si possono eseguire nelle fasi successive dal vivo.

Nessuna forma musicale è tralasciata, dalla musica concreta, alla musica stocastica, dai rumori interstellari, all’elettronica pura, ma sono presenti sonorità sinfoniche quasi tradizionali, e il risultato è un contenitore che tiene insieme le diverse parti della musica e della voce, che è trattata, e possiamo dire giustamente, come strumento musicale contemporaneo.

Lo sviluppo della tessitura poli-funzionale restituisce un tracciato definito, che conduce verso le argomentazioni più alte del pensiero beuysiano, interpretato e attualizzato dopo oltre quaranta anni dalla morte (1986), a dimostrazione della densità degli argomenti e della forza della parola.

(arte)

0.1.   Intro matter magma (for six percussions) andante molto lento.

Con le percussioni ritmate quasi casualmente, senza una cadenza prestabilita, comincia il viaggio al centro della materia creativa, scomposta, incontrollabile, come all’origine del tempo e del mondo, è il ritorno al magma primigenio, è lo sgomento che si prova avvicinandosi al cuore della creazione e della creatività, un gesto simbolico molto prima di essere musicale, qui nasce l’opera dell’artista.


0.2.   Prima lettura                                                                                       

(parola).

0.3.   Ascolta! (For electronical cluster, stochastic effects, live electronics. Lives effects).

Entriamo nella forma piú spericolata della musica, quella che non deve dare giustificazione, come la parola che vive ed emerge dal silenzio, e lo cambia irrimediabilmente.

0.4.   Seconda lettura                                                                                                

(azione umana).

0.5   Suona! (effetti campionati, differents noises, distorsioni casuali e ripetizioni delle linee dodecafoniche e tonali).

I momenti sonori inseguono le forme piú stridenti della disarmonia contemporanea, in una sfida verso altri mondi, verso altri suoni

0.6.   Terza lettura

(coraggio e sfida).

0.7.   Vir(us)_(uomo/noi), verso il satellite (for sound cycle with random performances).

Naturalmente il viaggio non poteva continuare che verso l’ignoto, quello spazio sognato, immaginato e rincorso nel corso di tutto il novecento, la naturale proiezione dell’uomo, verso l’altro e verso l´altrove.                                                                                             

0.8.   Quarta lettura                                                                                                                     

(economia).

0.9.   Point (chorus for classical female ensemble, tonal and polifonic sampled sounds)

Pochi accordi vocali di un ensemble femminile, che si sovrappone sia nelle linee solistiche che nelle interrelazioni tra le coriste, un ritorno all’inizio del secolo, con lo sguardo verso il futuro.

0.10.   Quinta lettura                                                                                                  

(verità è sogno).

0.11.   Sine opus est pervenire in universum parallelum

(for solo male voice, yamaha clavinova cvp 75, Piano campionato)        (“non abbiamo bisogno di raggiungere un universo parallelo, potremmo continuare ad attraversare il mondo reale o immaginario     in cui siamo costretti a vivere”.)

non/ ne/ce/sse ha/be/mus ut ae/qua/lem uni/versum attin/gat, ve/rum, vel ima/ginarium mun/dum tran/sire pergere po/ss/emu/s, in quo                 co/gi/mur vi/ve/re.

0.12.   Sesta lettura                                                                                                                                    

(vuoto e silenzio).

0.13.   Sospeso, indifeso, atteso (cluster sampled sounds)

Una rincorsa al silenzio, quello definitivo dell’inizio o della fine del mondo, nella rincorsa tra i cluster nascosti nelle pieghe del tempo, e uno sguardo timido ma profondo verso qualsiasi tipo di futuro.
                                                                                                                                                       

0.14.  Bis. lettura                                                                                          

(Mondo)

0.15.   (Finale aperto). Terra/ noi insieme, verso l’ignoto (sounds and noises from interstellar spaces).

Ora la musica è lontana dalla Terra, ma non riesce a dimenticarla, non vuole abbandonarla ma deve cercare altro, e deve spingersi altrove per trovarlo, se l’Universo gravita nel silenzio più profondo, noi gli abbiamo regalato matrici sonore: NOI SIAMO IL MONDO!

Joseph Beuys, l’artista pianta la quercia – Piantagione Paradise in Bolognano (Pescara) 1984.
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