UCTAT Newsletter n.67 – maggio 2024
di Stefano Nutini
“Il Sole 24Ore”, sempre bene informato sulle questioni finanziarie legate alla rigenerazione urbana, risolleva il problema degli extracosti delle due grandi opere connesse alle Olimpiadi a Milano, il PalaItalia a Santa Giulia e il Villaggio Olimpico (https://www.ilsole24ore.com/art/milano-cortina-boom-costi-il-palaitalia-e-villaggio-olimpico-AFKg95qD?refresh_ce=1)
In sostanza, i costruttori privati, Cts Eventim per il Palazzetto e Coima per il Villaggio, lamentano un consistente aumento dei costi rispetto al preventivo iniziale: + 40 milioni di euro (sui 100 iniziali) per Il Villaggio Olimpico e almeno + 50-60 milioni per PalaItalia, sui 180 preventivati (ma forse la cifra non è sufficiente). È da tener presente che, in particolare per Santa Giulia, siamo solo ai primi passi: lì il cantiere è stato iniziato a fine novembre 2023 e si lavora a ciclo continuo per rispettare i tempi.
Bruscolini, non vi pare? La notizia di questi rialzi non è nuova (nei mesi scorsi erano comparse stime più modeste, quanto a incrementi) e si connette a un fenomeno strutturale, quello degli aumenti non controllabili dei costi di queste operazioni, già verificatosi in altre esperienze, come ha ben evidenziato chi ha studiato i precedenti olimpici, come per esempio Silvio La Corte. Non basta rinviare agli incrementi del prezzo delle risorse energetiche e dei materiali. Il fatto è che con queste opere i privati, che ora piangono miseria, da un lato hanno comunque il coltello dalla parte del manico, in quanto sanno di poter trovare ascolto e soccorso nelle istituzioni locali (il Comune, in primis) e più “in soldoni” nel governo, dato che le operazioni rivestono un carattere di irreversibilità che è fortemente condizionante (dove le facciamo le Olimpiadi se non ci sono le infrastrutture, peraltro già avviate? è quel che succede anche a Cortina) e dall’altro sanno di poter contare, a valle degli eventi olimpici, su un uso per loro fortemente profittevole di quelle stesse strutture: il PalaItalia diventerà un’arena per spettacoli e concerti, il Villaggio diventerà un pensionato universitario. Inutile precisare che l’uso, in questi casi, sarà interamente privato.
Guccini diceva, in una sua canzone: “Quelle poche volte che busso a bastoni, mi rispondono con spade o con denari”. Ecco, qui i privati bussano direttamente a denari e non c’è dubbio che saranno lautamente ripagati di questa aspettativa. Non ci saranno spade o bastoni che tengano. Alla faccia delle “Olimpiadi a costo zero” per le finanze pubbliche, come ci era stato detto.

