La riqualificazione della stazione di Porta Romana

UCTAT Newsletter n.25 – luglio 2020

di Giovanni Castaldo

Poche settimane fa sono iniziati i lavori di riqualificazione della stazione di Porta Romana, finalizzati a riammodernare la struttura e a incrementarne il livello di accessibilità.
L’intervento prevede la conservazione dell’edificio storico che si affaccia su corso Lodi (vincolato dalla Sovrintendenza), la realizzazione di nuove pensiline per le banchine, l’inserimento di nuove scale e ascensori, nonché la completa riorganizzazione del sistema degli accessi. In particolare, saranno realizzati un nuovo collegamento tra via Sannio e via Longanesi tramite sottopasso e nuovi varchi da tali vie, nonché la realizzazione di connessioni con la stazione MM3 di piazzale Lodi e con via Brembo a sud dello scalo Romana. Questi due collegamenti sono resi possibili attraverso percorsi pedonali ricavati nel sotto-cavalcavia di corso Lodi, che daranno accesso al sedime dello scalo.

Nel cantiere appena avviato si nota la demolizione delle due scalinate di accesso alle banchine. Elementi architettonici che rimandano alla storica funzione della stazione di Porta Romana che già dall’inizio del XX secolo costituiva il punto di arrivo e ripartenza per migliaia di operai impiegati nelle tante industrie, opifici e laboratori insediate all’intorno del grande scalo ferroviario, che ogni giorno le attraversavano numerosi. Il progetto di restyling prevede la ricostruzione di tali elementi a mantenimento e valorizzazione di un carattere ormai radicato nella memoria collettiva e nell’identità di questo luogo.

L’intervento di ammodernamento appare di grande importanza per la zona anche in vista della trasformazione dello scalo Romana. La stazione, collegata alla MM3 Lodi TIBB, garantirà una elevata accessibilità al nuovo insediamento che sorgerà nell’area dismessa dello scalo, e, prima della completa trasformazione urbanistica, anche al Villaggio Olimpico per i Giochi invernali 2026 previsto all’interno dello stesso sedime.  Si ricorda inoltre che, finiti i Giochi, le residenze degli atleti saranno riconvertite in alloggi di housing sociale e per studenti universitari.
In fase di dibattito attorno all’Accordo di Programma sugli Scali del 2017 era stata avanzata l’ipotesi di realizzare un nuovo manufatto stazione all’interno del perimetro dello scalo, in posizione più prossima a piazzale Lodi in modo tale da creare un collegamento diretto tra la nuova stazione FS e la MM3 Lodi TIBB.

Tale ipotesi è stata approfondita da parte di Ferrovie dello Stato anche in relazione all’obiettivo di realizzare un collegamento tra la parte nord e sud dello scalo Romana a superamento del fascio dei binari.  A tal fine la soluzione scelta è quella di un seminterramento dei binari di circa 1,50 m per un tratto di circa 100 metri in posizione mediana dello scalo, per permettere la realizzazione di un piano di copertura compatibile con i vincoli di pendenza e di impatto paesaggistico.
In questa prospettiva, l’ipotesi di costruzione di un manufatto stazione dentro lo scalo è stata ritenuta incompatibile per le pendenze massime dei binari da rispettare. Anche da ciò è scaturita la decisione di intervenire sul manufatto esistente, valorizzando le potenzialità di una struttura storica, snodo tra diversi quartieri.

Stazione di Porta Romana allo stato attuale e dopo l’intervento di riqualificazione (Fonte: Ferrovie dello Stato, presentazione pubblica 20 gennaio 2020)
Render dell’intervento di riqualificazione della Stazione (Fonte: Ferrovie dello Stato, presentazione pubblica 20 gennaio 2020)
Render dell’intervento di riqualificazione della Stazione (Fonte: Ferrovie dello Stato, presentazione pubblica 20 gennaio 2020)
Mario de Biasi, Arrivo dei pendolari alla stazione di Porta Romana, Milano, 1955
Stazione di Porta Romana, Milano, luglio 2020
Stazione di Porta Romana, Milano, luglio 2020