UCTAT Newsletter n.14 – luglio 2019
di Daniele Fanzini
“Rigenerare il Ciano” è una iniziativa promossa dall’Associazione culturale New Generations, ACER Piacenza e Urban Curator TAT per promuovere la riattivazione degli spazi comuni del quartiere ultrapopolare Costanzo Ciano di Piacenza tramite la progettazione e realizzazione di “manufatti speciali” atti a favorire l’aggregazione sociale e lo stare insieme.
Finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali MiBAC attraverso il Bando Creative Living Lab, l’iniziativa è stata selezionata tra più di 200 proposte, ed ha ottenuto il Patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Piacenza e del Politecnico di Milano – Polo di Piacenza, che ha anche partecipato mettendo a disposizione gli spazi di lavoro ed il sostegno operativo di alcuni docenti e studenti.
Operativamente l’iniziativa si configura come un intervento di placemaking volto a migliorare lo spazio pubblico del quartiere e fare in modo che gli inquilini lo a percepiscano come bene comune al quale dedicare attenzione e cura. I quartieri popolari per loro natura sono luoghi ideali per promuovere iniziative di innovazione sociale trainate dal progetto urbano e di architettura, ed il Costanzo Ciano, storico quartiere che da sempre rappresenta la piacentinità più autentica, non fa eccezione. Con le sue duecento famiglie, oggi in gran parte straniere, rappresenta il campo di sperimentazione di iniziative volte a risolvere problemi di civile convivenza agendo sulla qualità dello spazio pubblico e sul modo in cui viene percepito e vissuto dalla comunità locale.
Grazie alla professionalità del mediatore culturale di Acer Piacenza, gli inquilini sono stati quindi coinvolti in tutte le fasi del programma operativo dell’iniziativa. Accanto a loro gruppi di esperti e creativi hanno operato per favorire l’emergere di proposte e idee innovative, con un occhio sempre attento alla loro fattibilità economica e temporale nei limiti previsti dal bando ministeriale.
Il programma di lavoro ha previsto tre gruppi di attività:
- l’analisi delle caratteristiche del quartiere attraverso l’applicazione di varie metodologie (analisi desk attraverso la raccolta di materiale informativo e d’archivio, realizzazione di videointerviste a inquilini e personalità locali, somministrazione di questionari);
- l’organizzazione di eventi e di seminari aperti al pubblico sul tema della riattivazione urbana;
- lo svolgimento di workshop, uno di progettazione e l’altro di autocostruzione per realizzare le opere attraverso le quali attrezzare lo spazio collettivo.
L’intero programma di iniziative si è svolto nei mesi di aprile, maggio e giugno 2019, ed ha visto la partecipazione di soggetti esterni, quali associazioni locali, enti caritatevoli e vari gruppi di interesse, tra cui alcune associazioni culturali della città di Piacenza. Particolarmente interessanti sono stati i seminari ed i momenti di approfondimento e di dibattito con ospiti internazionali, tra cui alcuni progettisti di Kiez.agency autori del progetto InStabile, altri progettisti di Vivero de Iniciativas Ciudadanas (VIC) autori del progetto MARES Madrid, e diversi esperti di progettazione partecipata e co-design, tra cui Alice Buoli, Mario Paris, Maria Vittoria Capitanucci, Fabrizio Schiaffonati, Giovanni Castaldo, Daniele Fanzini e Matteo Pettinaroli.
Il risultato finale è la costruzione di un padiglione multi funzionale di circa 100 metri quadrati pensato come luogo estivo di aggregazione per gli abitanti del quartiere. Realizzato interamente in legno, il padiglione è stato concepito come una sorta di trasposizione dell’alloggio domestico per avvicinarlo il più possibile a luoghi già conosciuti dagli abitanti. L’entrata del padiglione ricorda infatti lo spazio di soggiorno di un alloggio tipo, con la cucina addossata alla parete e il tavolo nel mezzo, mentre il resto dello spazio riproduce le altre zone dell’alloggio, le camere da letto e due spazi completamente aperti che assomigliano ai balconi. Il tutto è stato arricchito con arredi, piante da vaso e piccole attrezzature per la vita all’aperto e lo sport.
La Caritas diocesiana, interessata da tempo a sperimentazione nuove modalità di supporto a cittadini bisognosi, ha partecipato a tutte le fasi del progetto, proponendosi per l’utilizzo e la gestione del padiglione una volta collaudato. Per questo, approfittando all’evento di inaugurazione svoltosi il 14 giugno all’interno del padiglione, Caritas ha elaborato con gli inquilini il programma di iniziative che animeranno la struttura per tutto il periodo estivo.
La fase di utilizzo del padiglione verrà documentata dal gruppo di lavoro, che periodicamente si recherà sul posto per analizzare gli effetti che la nuova costruzione produce sui comportamenti degli abitanti. I risultati saranno raccolti all’interno di un dossier conclusivo che conterrà il videodocumentario di tutta l’iniziativa.

