Lo sport per rigenerare Porto di Mare

UCTAT Newsletter n.1 – maggio 2018

di Paolo Debiaggi e Andrea Tartaglia

Nel luglio 2017, durante il seminario “Proposte e progetti per il Sud Milano”, tenutosi nella Sala del Consiglio del Municipio 4, l’associazione culturale Urban Curator TAT aveva lanciato la proposta di riqualificare l’ATU Porto di Mare potenziando la sua vocazione per lo sport e il tempo libero con la realizzazione di un centro natatorio. La positiva reazione da parte dei cittadini presenti ha suggerito di provare ad approfondire questa ipotesi.

Tra le diverse infrastrutture per lo sport, gli impianti per il nuoto rappresentano una delle sfide più impegnative dal punto di vista progettuale, soprattutto se pensati per ospitare anche attività agonistiche di alto livello. Sono realtà complesse dal punto di vista tipologico, morfologico, impiantistico e strutturale che comportano elevati costi sia nella costruzione che nella gestione ed in cui le norme costruttive ed edilizie si sovrappongono ai regolamenti internazionali per l’omologazione per l’attività agonistica. Tuttavia abbiamo esempi in cui l’inserimento di tale funzione ha permesso di riqualificare interi brani di città e di produrre una fruizione continua e qualificata delle strutture e delle aree circostanti con modalità sicuramente meno impattanti di altre infrastrutture per lo sport con usi altrettanto specializzati ma con accessi numericamente discontinui durante i diversi periodi dell’anno.

Il master plan dell’associazione culturale Urban Curator TAT prevedeva, all’interno di un’area di circa 60.000 mq, la realizzazione di una piscina olimpionica, una piscina per i tuffi, una piscina di allenamento, palestre e spazi per le attività di supporto, commerciali e ricreative, per un slp totale di circa 18.000 mq. Il master plan è stato pubblicato nel libro “Proposte e Progetti per il Sud Milano” del 2017 a cura del Municipio 4 e di UC TAT. Sulla base di queste prime indicazioni di massima, gli studenti delle sezioni A e D del Building Technology Studio, corso della Laurea Magistrale in Architecture-Built Environment – Interiors della Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano (docenti sezione A – Andrea Tartaglia, Bruno Dal Lago, Elisabetta Rotta; sezione D – Paolo Debiaggi, Alessandro Emilio Carrera, Fabrizio Leonforte) hanno sviluppato degli approfondimenti progettuali per verificare i reali contenuti di fattibilità tecnico costruttiva, con attenzione alla sostenibilità anche gestionale, di un centro natatorio caratterizzato da dotazione impiantistica idonea ad ospitare manifestazioni sportive agonistiche di livello internazionale. Una sintesi degli esiti di questa esperienza è stata pubblicata sulla rivista di architettura MODULO (numero 411 gennaio/febbraio 2018).

Non si tratta di progetti visionari, ma di ipotesi concrete e realistiche che mettono in luce le potenzialità che la realizzazione di un centro per le attività natatorie avrebbe per la rigenerazione ambientale della zona e per la valorizzazione sportiva della città. Da decenni infatti si evidenzia la necessità per la città di Milano di dotarsi di una simile infrastruttura sportiva presente in tutte le principali città Europee, ma ancora non si è stati in grado di dare una risposta concreta a questa esigenza. Proprio per discutere su questo tema con importanti stakeholder e con la cittadinanza, l’associazione culturale Urban Curator TAT, con il supporto del Municipio 4, sta organizzando un apposito convegno che si terrà il 20 giugno, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Calvairate.