UCTAT Newsletter n.3 – luglio 2018
di Elena Mussinelli
Il 9 luglio scorso, presso la Libreria Open di Milano ha avuto luogo l’incontro pubblico “Riaprire i Navigli. Criticità e/o opportunità?”, organizzato dall’Associazione Urban Curator TAT in occasione del dibattito pubblico promosso dal Comune di Milano.
Fabrizio Schiaffonati, presidente UCTAT, ha aperto i lavori illustrando sinteticamente le finalità dell’iniziativa, inquadrandole nella prospettiva dell’Associazione UCTAT di contribuire a proposte e progetti di rigenerazione urbana e di riqualificazione dello spazio pubblico con un’attiva e consapevole partecipazione della cittadinanza.
Andrea Pillon, coordinatore del dibattito pubblico su incarico di MM, ha illustrato l’impostazione del “processo di ascolto”, segnalando il sito internet http://www.progettonavigli.comune.milano dove sono disponibili i documenti tecnici e illustrativi del progetto, nonché tutte le informazioni relative agli incontri pubblici programmati che avranno luogo sino alla fine del mese di luglio. Inclusi i cosiddetti “Quaderni degli attori” (contributi liberamente inviati da cittadini e associazioni).
Al termine del processo di ascolto al mese di settembre, verrà redatta una relazione conclusiva delle osservazioni e delle proposte di tutti i partecipanti, per essere valutate dall’Amministrazione.
Antonello Boatti e Marco Prusicki, rispettivamente coordinatore e componente del Comitato scientifico per la riapertura dei Navigli milanesi, hanno ampiamente illustrato la proposta con riferimento alle prime cinque tratte e alla riconnessione idraulica. Allargando la presentazione anche al quadro metropolitano di valorizzazione del sistema dei Navigli.
Nel dibattito sono intervenuti Elena Mussinelli, Luca Bertoli, Davide Cerati, Carlo Lolla, Arturo Majocchi, Andrea Tartaglia ed Emilio Battisti.
Le osservazioni e gli approfondimenti hanno riguardato diversi temi.
Soprattutto la valutazione della rispondenza dell’opera ai fabbisogni della città e alla comparazione e valutazione delle possibili alternative di intervento e investimento. Anche in considerazione della indubbia complessità dell’opera, dell’impegno finanziario comportato, con le difficoltà realizzative. Operazioni con competenze di management e una valutazione dei rischi.
Queste considerazioni critiche richiamano anche alla scelta per ora di non indire un nuovo referendum, in una fase in cui si è stata avviata la variante al PGT e il piano della mobilità.
Sono emersi anche aspetti ambientali e procedurali per la VIA che dovrà contemplare anche l’opzione 0.
Per quanto concerne l’analisi costi-benefici dell’opera si sono evidenziate criticità sia in relazione alla stima dei prezzi edonici, sia per le valutazioni circa l’effettiva redditività del servizio di navigazione, in assenza di stime della domanda turistica e degli oneri gestionali e manutentivi.
Il dibattito nel complesso ha fatto emergere l’esigenza di approfondimenti progettuali, procedurali e di fattibilità tecnica. Uno snodo oggi centrale in materia di opere pubbliche, dove gli aspetti ambientali, le problematiche manutentive e della sicurezza, la programmazione economica e temporale degli interventi costituiscono fattori determinanti per il successo.