UCTAT Newsletter n.3 – marzo 2019
Nel 2016 la Fondazione Collegio delle Università Milanesi ha promosso un Concorso per il secondo ampliamento del Campus di via San Vigilio, per la crescente necessità di alloggi per studenti universitari sul territorio milanese e per il successo riconosciuto negli anni all’Ente, con la capacità di attrarre studenti italiani e stranieri garantendo loro ospitalità e servizi. Un ulteriore ampliamento, dopo il primo progettato dallo studio Piuarch. Con questa finalità il Comune di Milano, proprietario dell’area del Campus, nel 2016 ha concesso un nuovo lotto contiguo della dimensione di 4.600 metri quadrati, già destinato a edilizia residenziale universitaria. Con il nuovo lotto l’area del Campus assomma 27.000 metri quadrati, di cui 4.700 di superficie coperta, per un’accoglienza complessiva di 220 posti letto. L’originario progetto di Zanuso destinato a Centro per l’assistenza ai Paesi Africani, era impostato su un nucleo di servizi da cui si diramano due bracci per camere, con un sistema di distribuzione a corridoio laterale. Un impianto tipologico ancora del tutto attuale per funzionalità di un collegio universitario.
Allo stato attuale, la conformazione complessiva dell’area è racchiusa tra via Ovada a nord, via San Vigilio a sud-est e a ovest in confine con altri lotti edificati con una palestra, un complesso di edilizia residenziale sociale e con la grande struttura sanitaria dell’Ospedale San Paolo. L’edificio di Zanuso impostato su uno schema aperto, non si allinea quindi sulle cortine delle vie, in arretrato, è circondato dal verde, e ha funzionato da matrice anche per i successivi ampliamenti, che ne ricalcano la logica a favore di visuali libere e di un’edilizia integrata con gli articolati spazi liberi.
Vincitore del Concorso del 2016 sono risultati gli architetti Fabrizio Schiaffonati, Arturo Majocchi, Giovanni Castaldo del Centro Studi TAT.

La proposta progettuale si configura in un solo edificio articolato in due corpi di fabbrica, il primo a corpo doppio con orientamento nord-sud con una testata con affaccio su via Ovada e il secondo, a corpo triplo, ruotato di circa 30 gradi verso sud-est. Tale scelta riflette l’obiettivo di minimizzare gli spazi distributivi, in particolare nel corpo triplo, il cui coefficiente di forma è anche particolarmente efficiente dal punto di vista energetico.
Il nuovo Collegio si articola su 4 piani fuori terra: il piano terra, con l’accesso e i servizi condivisi, e tre piani residenziali con alcuni servizi di piano. La superficie complessiva insediata è pari a 1.927 mq, con un volume lordo di 5.781 mc. Sono previste 51 camere, di cui 3 per diversamente abili, con tutti i servizi accessori richiesti.
La tipologia “ad albergo” distribuisce le camere in parte lungo il corpo doppio e in parte lungo il corpo triplo con corridoio centrale. Questo carattere distributivo “ibrido” mira a ottimizzare lo spazio distributivo, a valorizzare gli affacci maggiormente qualificati e ad armonizzare il nuovo complesso edilizio con l’impianto morfologico e i caratteri ambientali preesistenti.
L’orientamento ottimale degli alloggi contribuisce a incrementare la qualità degli spazi della residenza, così come l’efficienza energetica complessiva dell’edificio.
Il piano terra, sede di gran parte dei servizi condivisi, è studiato per combinare le esigenze degli studenti universitari con la necessità di garantire un’elevata qualità architettonica degli spazi di accesso e la coerenza con i sistemi di circolazione interni ed esterni. Si distingue quindi in termini distributivi dai piani superiori, pur integrando i sistemi di collegamento verticale, il sistema strutturale e la collocazione di tutte le reti impiantistiche.


