Residenze per studenti a Milano

UCTAT Newsletter n.5 – ottobre 2018

di Matteo Gambaro

A partire dagli anni duemila l’Italia ha avviato un lento processo di adeguamento dell’offerta residenziale per studenti universitari, ancora ampiamente inferiore agli altri paesi europei. La popolazione studentesca è pari a circa 1, 7 milioni con 800.000 studenti fuori sede a fronte di una offerta, sia pubblica che privata, che non supera i 50.000 posti letto, pari al 3,6%. Il ritardo non riguarda solo le residenze per studenti (Francia 11%, Germania 9%, Gran Bretagna 23%, Irlanda 15%, Spagna 6%) ma anche il numero complessivo degli studenti e la percentuale di stranieri, ferma per l’Italia al 2,5 % contro il 12-13% europeo.

La maggior parte dell’offerta residenziale è erogata da soggetti pubblici, incentivati dall’entrata in vigore della Legge 338/2000, appositamente studiata per sollecitare, attraverso l’attribuzione di un co-finanziamento a fondo perduto, la ristrutturazione o la costruzione di nuove strutture. Gli investitori privati, per lo più stranieri con esperienza consolidata, stanno iniziando a muovere i primi timidi passi nelle grandi città come Roma, Firenze, Torino e Milano. In particolare Milano e la Lombardia rappresentano l’avanguardia sia in termini numerici che di sperimentazione di nuovi modelli residenziali. Solamente con la 338, dal duemila ad oggi, sono stati realizzati più di 7.000 posti letto in 58 interventi distinti, pari al 23 % dei 249 progetti convenzionati con il Ministero in tutt’Italia.

Nella città di Milano, oltre al Politecnico e alla Bocconi che hanno avviato ambiziosi programmi di nuova realizzazione e ristrutturazione di immobili già di proprietà, emergono realtà come la Fondazione Humanitas, che ha recentemente inaugurato un nuovo campus universitario a Bruzzano, progettato dall’architetto Taidelli e la Fondazione Collegio delle Università Milanesi che sta costruendo, con progetto CS TAT e Piùarch, attorno al nucleo storico progettato da Marco Zanuso a Famagosta un sistema di servizi rivolti non solo agli studenti ma anche aperto al quartiere Sant’Ambrogio e più in generale alla città. Sul versante privato si stanno affacciando operatori molto strutturati come gli olandesi The Student Hotel e The Class of 2020, molto attivi da anni o il colosso americano Hines che ha in programma di realizzare 700 posti letto a Milano in zona Bocconi, nell’ex Consorzio Agrario, e altri 600 nel campus situato tra le vie Giovenale e Col Moschin (Calzoni Architetti-Carmody Groarke), e che gestisce già 5.000 posti letto attraverso la società Aparto in Europa.

Il contesto è molto dinamico e non paragonabile alle altre città e regioni italiane, anche se i modelli gestionali proposti dai gruppi stranieri prevedono indici edificatori elevati con saturazione dei lotti e sviluppo necessariamente in verticale, indifferenti al contesto ambientale e alla cultura costruttiva milanese.

Studentato Hines, via Giovenale angolo via Col Moschin, Calzoni Architetti-Carmody Groarke
Studentato 2 Fondazione Collegio delle Università Milanesi, CSTAT (Fabrizio Schiaffonati, Arturo Majocchi, Giovanni Castaldo)
Campus Fondazione Humanitas, Architetto Filippo Taidelli