Visitare l’architettura

Prima tappa di un viaggio di ricerca

UCTAT Newsletter n.74 – gennaio 2025

di Giovanni Castaldo

Dal 28 gennaio al 1 febbraio 2025, il gruppo Envireg del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, coordinato dalla prof.ssa Elena Mussinelli, ha fatto un viaggio studio nelle città di Malmö e Copenaghen. È la prima di una serie di missioni in città europee – Parigi, Bordeaux, Barcellona, Madrid – che si svolgeranno nel corso del 2025 per visitare e analizzare i casi più significativi di rigenerazione urbana, di eco-quartieri e di interventi di social housing. Si tratta quindi di un programma di ricerca “sul campo”, basato sulla convinzione che la percezione diretta dei luoghi e l’incontro con esperti locali (docenti universitari, amministrazioni comunali, progettisti) siano condizioni imprescindibili per acquisire nuove conoscenze, superando la logica di solo impiego di fonti indirette nella attività di ricerca scientifica.

Questo primo viaggio inizia a Malmö, terza città della Svezia, e in particolare con la visita di due quartieri molto diversi tra loro: il famoso ecodistretto Bo01 e il recentissimo quartiere di Hyllie.

Bo01 è stato realizzato circa 15 anni fa nella grande area dismessa del porto della città, con l’applicazione dei più avanzati principi di efficientamento energetico degli edifici e di progettazione ambientale degli spazi aperti. È un quartiere prevalentemente residenziale, con un mix tipologico e morfologico che contempla porzioni con edifici a bassa densità ma anche il grattacielo Turning Torso di Santiago Calatrava, con grandi dotazioni di verde pubblico e una particolare attenzione alla gestione sostenibile delle acque piovane attraverso bacini naturali di raccolta e infiltrazione.

Il quartiere di Hyllie, ancora in completamento, si trova a sud-ovest della città e sorge nelle adiacenze di una stazione ferroviaria (Hyllie) lungo la linea ferroviaria che collega Malmö a Copenaghen attraverso il ponte Oresund. Il nuovo quartiere è stato programmato dalla municipalità entro una strategia di sviluppo urbano che prevede la densificazione attorno ai grandi nodi di trasporto pubblico. Hyllie – con una parte centrale commerciale e di servizio e attorno uno sviluppo residenziale – è caratterizzato da un interessante modello insediativo con i flussi veicolari tenuti all’esterno dell’insediamento e un sistema di spazi pubblici pedonali che innervano tutti gli isolati residenziali a corte: una successione di percorsi e spazi verdi di prossimità che permettono la circolazione “libera” in tutto il quartiere.

Di grande aiuto per comprendere queste esperienze e altri casi studio e più in generale le strategie di sviluppo e trasformazione della città di Malmö sono stati gli incontri con il Comune di Malmö (dott.ssa Lotta Hansson) e con alcuni docenti dell’Università di Malmö (prof. Per Shubert, prof. Elnaz Sarkheyli e prof. Hoai Anh Tran).

Alla conoscenza di Copenaghen ci ha introdotti invece il prof. David Garcia della Royal Danish Academy, che a valle di una riunione di presentazione delle reciproche attività di ricerca ci ha suggerito diversi quartieri della città.

Abbiamo così visitato la zona del vecchio porto – recuperata sia funzionalmente che ambientalmente dopo lo spostamento in altra zona degli attracchi delle navi, con edifici residenziali, anche di social housing, funzioni terziarie e servizi (teatro dell’opera, università) e grandi dotazioni di spazi verdi –, il quartiere San Kjeld – antica zona operaia che dopo i gravi danni subiti per l’alluvione che ha colpito Copenaghen nel 2011, è stata oggetto di importanti interventi di depermeabilizzazione, di realizzazione di nuove aree verdi con piantumazioni e di impiego di  sistemi innovativi di raccolta delle acque –,  e altri interessanti progetti di riqualificazione dello spazio pubblico (Enghavenparken, Israels Plads, Straussvej, Superlinken). Ci ha colpito particolarmente l’area Superlinken nel quartiere Nørrebro, progettato dal gruppo artistico Superflex con la collaborazione di Bjarke Ingels Group e Topotek1, non solo per la grande piazza e parco ma soprattutto per l’adiacente centro civico Nørrebrohallen: una polarità sociale – dimensionato per ospitare fino a 2.000 persone – con biblioteca, servizi al cittadino e attrezzature (basket, climbing, palestra).

Il programma di ricerca è solo all’inizio e sarà interessante scoprire altri contesti e altri progetti. Alla fine, verrà pubblicato un libro che racconterà di queste esperienze e di questi luoghi, come un diario di viaggio con le annotazioni di quanto visto e percepito sul campo.

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