UCTAT Newsletter n.44 – aprile 2022
di Christian Busato e Roberto Re
Da circa un decennio gli estensori dell’articolo stanno seguendo l’articolato e complesso processo di riqualificazione dei sette ex scali ferroviari milanesi. Numerosi eventi e dibattiti, si sono seguiti negli anni, sino alla definizione nel 2017 dell’Accordo di Programma (AdP) per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione in correlazione con il potenziamento del sistema ferroviario in ambito milanese: Farini, Romana, Porta Genova, Lambrate, Greco-Breda, Rogoredo, San Cristoforo.
Nel 2016 abbiamo iniziato ad organizzare passeggiate informative presso lo scalo Romana, coinvolgendo oltre che la cittadinanza, rappresentanti delle istituzioni.
Il 9 ed il 10 aprile 22 tre le visite organizzate dalla Fondazione Carlo Perini, nell’ambito del Progetto I SESSANTANNI DI STORIA DELLA FONDAZIONE CARLO PERINI per riscoprire la memoria storica della nostra grande Città, MEMORIA STORICA E RINNOVO URBANO. Itinerari nei quartieri di Milano tra tradizione e modernità postindustriale, che hanno avuto la visita di più di 120 persone tutte entusiaste.
Prima tappa la tipografia Bonvini 1909. La storia della bottega è fortemente radicata sul territorio ed è legata allo sviluppo dell’ex Scalo Romana, al Tecnomasio Italiano Brown Boveri (Lodi T.I.B.B.), ed a tutto l’indotto che si sviluppò intorno nei primi anni del 1900.
Seconda tappa la memoria storica della Chiesa di San Luigi, recentemente riqualificata, per poi proseguire in direzione dello Scalo Romana. Verso le Olimpiadi 2026
Questa area di Milano, protesa versa il Parco Agricolo Sud Milano, ospiterà il Villaggio Olimpico di tutti gli atleti che gareggeranno alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, assegnate dal CIO alla nostra città nel 2019.
Sempre numerose le domande dei partecipanti a 1380 giorni dai giochi olimpici.
Ma il villaggio olimpico quale area dei 216.000 mq da riconvertire occuperà? Tutta? E se no cosa ci riserverà il resto dell’area?
E poi dopo il 2026 cosa sarà?
Quanto costerà tutto questo alla collettività? Chi sono i soggetti che investono?
Cosa mi devo aspettare dai prossimi anni?
Partiamo da qualche anno addietro. Il Comune, nel piano di riconversione di aree dismesse, ha previsto la riconversione anche di queste aree ed, anzi, gli Scali nel futuro di Milano sono uno dei capitoli più importanti, se non, addirittura il più importante, al punto che il consiglio ha, prima, dibattuto un accordo di programma e, poi, votato ed approvato stabilendone funzioni e volumetrie, leggi quanto si possa costruire. In questo caso il numero magico, che chiamiamo indice di edificabilità è 0.86 mq/mq. Per capire quanto questo numero significhi, facciamo un confronto con altri progetti già realizzati a Milano. Citylife ha avuto un indice di edificabilità pari a 1.15 mq/mq, mentre Porta Nuova 1 mq/mq. Quindi, si costruirà ma con un ma. Questo ma è l’elemento a verde che, come per ogni scalo, anche per lo Scalo Romana deve essere di almeno il 50%.
Per lo Scalo, quindi, si avrà una quota di aree pubbliche pari a 187.226 mq ed essendo la quota di verde attrezzato pari al 50% risulterà tutto quanto si trasformerà in un nuovo parco di più di 90.000 mq (93.613 mq), ovvero il quindicesimo, per superficie, nella città di Milano. Nella seguente tabella, possiamo fare un confronto tra la colonna delle aree pubbliche, scalo per scalo e la superficie a verde attrezzato.

A seguito, quindi, delle linee guida indicate nell’accordo di programma, l’area, nel novembre 2020 è stata venduta per un valore di 180 milioni di € alla cordata Coima, Covivio e Prada Holding, la quale nel marzo successivo, nel marzo 2021, ha presentato un primo masterplan, per essere, poi, affinato nel luglio 2021, con la versione definitiva.
Il Villaggio Olimpico, a costo zero per la collettività, visto che viene sviluppato dalla cordata Coima, Covivio e Prada Holding, sarà specificatamente nella parte occidentale, quella in cui via Ripamonti incrocia via Lorenzini ed, in considerazione della certezza della data di consegna al Comitato Olimpico Internazionale, luglio 2025 è stata la prima area avviata e quella in cui i lavori, ad oggi, già ora hanno visto in opera le macchine movimento terra per le bonifiche, mentre nel resto dello Scalo si è solamente proceduto con la rimozione delle preesistenze, quali binari, vegetazione, pali illuminazione e tutto quello costituente intralcio e di retaggio ferroviario.
Nell’area del villaggio olimpico, invece, la cui idea è quella di 6 stecche, collegate in 2 coppie da 3 e dalla forma che ricorda gli edifici industriali presenti nell’area fino a qualche decade fa, non solo si è già proceduto all’avvio delle bonifiche, ma, anzi, sui primi lotti, è già stata conclusa e si è in attesa della certificazione da parte di ARPA.
Dopo il 2026, sicuramente quanto si sa è che quelle strutture verranno riconvertite ad uno studentato, come per il vicino ex Consorzio Agrario di via Ripamonti.
I prossimi mesi, dopo le bonifiche prevederanno la seguente road map:
- Opere speciali nel terreno (realizzazione di tampone di fondo);
- Opere di sostegno (diaframmi e tirantature);
- Scavi sottocopertura;
- Realizzazione della platea di fondazione;
- Realizzazione delle strutture interrate;
- Realizzazione delle opere al civile;
- Realizzazione impiantistica;
- Finiture;
- Consegna nel luglio 2025 al Comitato Olimpico Internazionale.
Per il resto dell’area, invece, dopo le attività sopra descritte, si è in attesa del masterplan, ma si conosce già che la parte centrale, in prossimità della Fondazione Prada, sarà la parte verde e caratterizzata dalla copertura di 95 metri sopra i binari, con una parte residenziale, mentre quella verso Piazzale Lodi, sarà deputata agli edifici più alti (ordine di altezza di 90 metri) e ad uso uffici con una piazza coperta che va a collegare la parte di piazzale Lodi con via Brembo.
Una riflessione particolare sarà sulla cucitura della cesura tra la parte nord e la parte sud che, oltre ai 95 metri di copertura dei binari, sopra indicata, avrà anche, almeno 3 passerelle, mentre la quarta è in discussione. L’accesso, invece, alla stazione ferroviaria di Porta Romana, sarà garantita tramite 2 fornici ed un percorso che la collegherà alla stazione della di Lodi TIBB della M3 e della M6, ma questa è un’altra storia che gli autori si riserveranno di raccontarVi in un’altra occasione.
Di seguito un paio di foto, scattate qualche giorno fa, domenica 24 aprile 2022, sullo Scalo Romana, parte villaggio olimpico, per farvi apprezzare gli avanzamenti.


