Bosco Verticale, luci e ombre

UCTAT Newsletter n.33 – aprile 2021

di Federico Balestrini

Il Bosco Verticale è diventato un’icona architettonica di successo.

L’immagine enfatica del verde abbarbicato sulle facciate degli edifici assurta a simbolo di un bisogno di rinaturalizzazione della città. Niente di nuovo se pensiamo ai balconi e a terrazzi fioriti della cultura popolare. Un modo per ingentilire colate di cemento, angusti cortili, ballatoi. Un ascendente, anche per il Bosco verticale, che rimanda ai gerani della zia di Vittorio Gregotti, come lui ironicamente ricordava.

Una tema che non deve farci dimenticare che il sostanziale riequilibrio ambientale impegna ben altre dimensioni e luoghi.

Diversamente da quanto avviene oggi nella progettazione del verde urbano, tutta delegata ai privati come opera di urbanizzazione, la concezione del verde è in primis un fatto socioculturale, un percorso da partecipare e condividere con l’utenza e in capo alla pubblica amministrazione.

Con questo video si vuole leggere il Bosco verticale nella giusta dimensione, con luci e ombre per la sua elitaria utenza. Uno stimolo in più per perseguire appropriate piantumazioni orizzontali, radicate al suolo, fruibili da tutti.

VIDEO DI FEDERICO BALESTRINI SUL BOSCO VERTICALE

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