UCTAT Newsletter n.30 – gennaio 2021
Intervista a cura di Carlo Lolla
1. Qual è il suo bilancio del quadriennio, in qualità di Presidente, in relazione ai notevoli cambiamenti socioeconomici della città, per la vita dei quartieri e la partecipazione politica della popolazione
Sono molto soddisfatto del lavoro svolto finora dalla mia maggioranza, con la consapevolezza che si possa e si debba sempre fare di più, nell’interesse dei cittadini. Nell’ambito delle competenze del Municipio, spesso nostro malgrado un po’ limitate, siamo riusciti tuttavia a realizzare per intero il nostro programma elettorale (in alcuni settori abbiamo potuto solo chiedere e stimolare l’Amministrazione Centrale, in altri siamo riusciti a mettere in campo azioni che hanno portato risultati anche oltre le nostre aspettative).
Dal primo momento, abbiamo preferito l’incontro diretto con i cittadini, spesso in collaborazione con i comitati di quartiere, per conoscere i problemi e cercare di risolverli con tempestività; la nostra azione politica infatti, è stata sempre guidata dalla mentalità del “fare”. Milano ed in particolare il Municipio 9, fino all’arrivo della pandemia, stava attraversando un periodo di sviluppo economico, turistico, culturale ed urbanistico in forte crescita, a cui abbiamo cercato di contribuire con importanti progetti, tra cui la riqualificazione di Villa Litta, l’apertura del Buratto, unico teatro dedicato ai bambini, lo sviluppo dell’area Porta Nuova-Gioia, Scalo Farini, La Goccia-area ex Manifattura Tabacchi.
Con grande senso pratico ed oculatezza amministrativa , abbiamo speso in tre anni i 420.000 euro lordi (al netto 300.000) che ci sono stati attribuiti per il settore verde, per il decoro urbano, riqualificando come accennato poc’anzi, l’ingresso -piazzetta di Villa Litta con relativo parcheggio e tutti i sotto servizi (insieme al Comune centrale), il campetto da calcio nel parco Savarino, l’area giochi nel giardino Villani, la recinzione dei giardini in via Acerenza, il parterre centrale di Viale Jenner , le aiuole in via Valtellina, la via di collegamento tra via Butti-Guerzoni , la parziale sostituzione della recinzione giardini Cusio–Boltraffio, il posizionamento di nuove Case dell’Acqua. Abbiamo inoltre condiviso il percorso di riqualificazione di Piazza Schiavone e, considerato il budget piuttosto esiguo, abbiamo richiesto la recinzione di altri giardini del nostro Municipio che presentano criticità in tema di sicurezza.
Per stimolare la cultura ambientale, in particolar modo nelle nuove generazioni, sull’importanza degli alberi non solo sotto l’aspetto ornamentale ma per la loro utilità vitale, abbiamo chiesto all’ERSAF di fornirci 100 piantine da regalare ai cittadini e alle scuole. Il progetto ha riscosso un grande successo sia tra gli adulti sia tra gli studenti che, coinvolti nella piantumazione delle piantine hanno vissuto un gioioso momento, testimoniato successivamente dai numerosi messaggi inviati.
Particolare attenzione è stata inoltre da noi dedicata al tema dell’abbandono dei rifiuti, con la previsione di pattuglie miste di volontari dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e dei Carabinieri che, con la loro esperienza, hanno svolto un’importante azione nello stimolare l’educazione civica della popolazione.
Abbiamo inoltre avviato progetti di grande impatto sociale a favore dei soggetti diversamente abili, come Via Libera!, fortemente voluto dal Municipio e consistente nella mappatura dei percorsi stradali, in modo da rendere le strade maggiormente sicure e percorribili dalle categorie più deboli.
Abbiamo valorizzato infine la struttura di Via Ciriè, realizzando la “Casa di quartiere”, sulla base di un progetto del celebre architetto Renzo Piano. È inoltre proseguita la riqualificazione della struttura, recuperando e ammodernando locali abbandonati posti al primo piano, per la realizzazione del Centro Milano Donna e di un nuovo spazio multifunzionale.
2. Che giudizio esprime rispetto al ruolo dei Municipi, nella governance della città, anche in relazione ai documenti di programmazione dell’Amministrazione milanese e alle iniziative annunciate (bilancio partecipativo, Referendum municipali, osservatorio sulle municipalità, Conferenza Permanente dei Presidenti di Municipio, politiche urbanistiche ed edilizie….)?
Sono un fautore convinto dell’importanza del decentramento delle competenze/responsabilità, in modo che il cittadino possa essere messo in grado di identificare con chiarezza il soggetto a cui rivolgersi per la soluzione delle problematiche che si presentano quotidianamente. Per questo motivo ho sempre ritenuto la situazione attuale come un appuntamento mancato, da parte dell’Amministrazione Centrale, relativamente al ruolo attribuito ai Municipi. Sono decisamente contrario, ad esempio, alle richieste di pareri obbligatori, ma non vincolanti (tradotto in pratica, se questi pareri combaciano con il pensiero dell’Amministrazione Centrale vanno bene, altrimenti possono non essere tenuti in considerazione).
Lo strumento del Bilancio Partecipativo, nato con l’idea di promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, si è rivelato del tutto incapace di “ascoltare” davvero le esigenze dei cittadini e di tradursi in una fattiva occasione di collaborazione tra questi ultimi e la governance locale. Le opere richieste sono state spesso completate con ritardo o mai iniziate, come ad esempio le strutture previste nel Parco Savarino e nell’area di Via Racconigi.
Altre forme di partecipazione previste dal Regolamento varato nel 2016, come i Referendum municipali, non hanno mai trovato concreta attuazione ed anche le sedute della Conferenza Permanente dei Presidenti di Municipio, convocate a singhiozzo in quest’ultimo anno, spesso non hanno rispecchiato e dato attuazione, nei fatti, a quanto era stato discusso e deciso in sede di riunione, con i rappresentanti dell’Amministrazione Centrale. Faccio inoltre presente che il Sindaco ha partecipato solo alla prima seduta.
Per non parlare dell’Osservatorio sulle Municipalità che, da organo di vigilanza e di attuazione del Regolamento sul decentramento, ha fallito completamente la sua mission, non avendo portato a nessuna maggiore attribuzione di competenze ai Municipi.
3. Ritiene necessaria una modifica regolamentare circa il ruolo dei Municipi, sui loro poteri e sulle voci di bilancio loro assegnate? Si è sviluppato un dibattito e si sono prospettate iniziative e proposte per un maggior coinvolgimento della cittadinanza attiva per una democrazia deliberativa?
Una serie di modifiche sarebbero non solo auspicabili, ma indispensabili per attribuire finalmente ai Municipi che, non dimentichiamo, sono la vera interfaccia della politica sul territorio, quel fondamentale ruolo di trait d’union e di soggetto vicino ai cittadini ed in grado di soddisfare, a 360° e nel minor tempo possibile, le esigenze di questi ultimi.
Purtroppo però, la considerazione dimostrata dall’Amministrazione Centrale nei confronti dei Municipi è stata così minimale che ha portato a scorporare la denominazione dell’Area Municipi in “Quartieri e Municipi”, con l’attribuzione di un unico Direttore per due Municipi. Inoltre, per questa Amministrazione l’unica priorità è stata quella di alzare la soglia relativa all’elezione del Presidente, dal 40 al 50%, anziché dare seguito a quanto previsto dal Regolamento e, dall’Osservatorio, attribuendo maggiori competenze/responsabilità ai Municipi.
Per quanto concerne il bilancio (si tratta in realtà di voci derivate dal Bilancio Comunale e non di un vero e proprio bilancio), preciso che i due terzi della somma attribuita ai Municipi può essere spesa per finanziare le attività di CAM, CAG e il diritto allo studio.
Il raggio di azione dei Municipi risulta così estremamente ridotto, da non consentire di dedicare capitoli di spesa ad ulteriori attività a favore della cittadinanza, rientranti nei nostri propositi.
Siamo perfettamente consapevoli che il nostro ruolo è agire all’interno delle regole e delle linee di indirizzo stabilite dall’Amministrazione Centrale e, proprio in quest’ambito, chiediamo maggiori competenze e responsabilità, per soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini che restano, sempre e comunque, giudici imparziali.
4. Con i cambiamenti indotti dalla crisi pandemica, sono registrabili, a livello dei Municipi, cambiamenti per una rivitalizzazione sociale dei quartieri e delle attività di prossimità, politiche, economiche, sociali, culturali?
La cultura della solidarietà e della coesione sociale ha contraddistinto da sempre l’azione di questo Municipio. Con l’arrivo della pandemia sono stati ulteriormente rafforzati questi ambiti, perché riteniamo che una vera comunità si debba identificare in questi valori; non mi stancherò mai di ringraziare tutto coloro i quali, dalle associazioni ai comitati, dalle parrocchie ai singoli cittadini, hanno mostrato in un momento così tragico, una grande solidarietà e spirito di comunità, di cui un Presidente può solo andare fiero.
Ci preme sottolineare in primis il nostro impegno, riconosciuto dai cittadini, durante tutto il periodo di lockdown, con l’istituzione di due numeri telefonici a cui i cittadini potevano rivolgersi per consigli, informazioni, o anche semplicemente per avere compagnia o necessità di vario genere.
In quel periodo abbiamo fatto inoltre pervenire, attraverso le parrocchie ed alcune Associazioni presenti sul territorio, generi alimentari, mascherine e disinfettanti per le mani collaborando altresì con Milano Aiuta, i Servizi Sociali ed alcuni Consolati.
780 Card sono statedistribuite alla popolazione nel primo periodo, a cui hanno fatto seguito altre 800, attraverso anche la collaborazione con la Caritas ed i Servizi Sociali, con possibilità per i destinatari di poter acquistare generi di prima necessità, in un periodo come quello che stiamo vivendo, martoriato da una serie di restrizioni che hanno reso sempre più frequente e per un numero sempre maggiore di persone, il ricorso a chiunque potesse dare loro una mano a vivere dignitosamente.
Inoltre abbiamo stanziato dapprima 25.000 Euro e successivamente altri 30.000 con il bando “Il pane dei bisognosi” ed il bando dei contributi, a cui potevano partecipare anche Enti ed Associazioni impegnate nel sociale.
La deliberazione e la successiva concretizzazione di progetti a favore dei bisognosi, come quello con l’Università Bicocca denominato “Uni For Your Eyes” ha consentito inoltre a centinaia di persone, di potersi sottoporre gratuitamente a visite optometriche con eventuale successiva fornitura, sempre gratuita, di occhiali per interi nuclei familiari.
Nessuno è stato escluso e, con le poche risorse a disposizione, abbiamo sempre cercato di soddisfare un’ampia base di bisogni della cittadinanza: infatti abbiamo previsto la distribuzione di buoni per l’acquisto di giocattoli, per non far sentire la tristezza di questo momento ai bambini.
Per far sì che, persone in stato di bisogno, causato dalla perdita di lavoro a causa della pandemia, si sentano parte di una comunità che li sostiene, evitando di trascurare la propria salute, abbiamo pensato anche a supportare i nostri cittadini per cure odontoiatriche, stanziando la somma di 30.000 euro, a cui se ne sono aggiunti altri 10.000, offerti dallo studio dentistico vincitore del bando.
Non trascuriamo inoltre l’attenzione sempre rivolta alla salute dei cittadini con gli appuntamenti, molto seguiti, dei Martedì della Salute, tenuti dai Direttori di Area della ASST Grande Ospedale Niguarda e lo screening della scoliosi, all’interno delle scuole.
Infine, pur nell’impossibilità, in questo momento di organizzare eventi dal vivo, abbiamo dato continuità alla linea intrapresa fin dall’inizio del mandato, valorizzando ogni aspetto della cultura, dalla musica, al teatro, dall’arte in tutte le sue sfaccettature alla valorizzazione del territorio.
Dopo aver dato priorità alla salute, daremo un concreto supporto alle attività commerciali.
Inoltre, il Municipio 9 è stato il primo ed unico Municipio ad intraprendere un percorso di dialogo con i Consoli dei paesi dei Caraibi e del Sudamerica, sulla base di un protocollo siglato dall’Amministrazione Centrale e presentato nel corso di una Conferenza dei Presidenti a Palazzo Marino, finalizzato a rendere queste comunità partecipi e responsabili alla vita della città, attraverso la reciproca collaborazione ispirata alla condivisione di valori comuni.
Ed è per me motivo di soddisfazione ed orgoglio aver ricevuto, come unica figura politica, alla presenza delle più importanti autorità militari e civili della città, un premio a testimonianza dell’apprezzamento del lavoro svolto.
E come non ricordare, tra gli eventi sportivi, le Municipiadie la valorizzazione dell’immagine del nostro Municipio nel mondo, attraverso la Milano Marathon a cui il pluridecorato campione del mondo di ultra-maratona e maratona estrema Modestino Preziosi, ha partecipato indossando una pettorina con il simbolo del Municipio 9. Un ulteriore attestato di stima da parte di un atleta che, con le sue imprese, ha dato lustro al nostro paese.
A rafforzare la nostra presenza, a livello internazionale, ha fatto seguito l’evento “SPORT MOVIES & TV 2020 – 38th Milano International Ficts Festival”, che il Municipio avrebbe dovuto ospitare in una sede già individuata sul territorio ma, a causa della pandemia, trasmesso via web in 123 paesi nel mondo.
Si è trattato di una vera e propria Festa dello sport dedicata ai giovani, per lanciare un messaggio sportivo per una riflessione culturale alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo, particolarmente importante in questo momento storico, profondamente influenzato dal Covid-19, in prospettiva dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
Il Festival è inserito nel Programma quadriennale della Federazione in accordo con la Foundation Culture and Olympic Heritage del CIO, con l’intento di diffondere i valori olimpici e paraolimpici, una filosofia di vita basata sull’educazione e sul rispetto dei principi etici universali.
Siamo inoltre orgogliosi della collaborazione costante e del dialogo da sempre intercorso con le Forze dell’ordine, rappresentate ai massimi livelli, dai vertici dell’Arma dei Carabinieri ai Prefetti e Questori che si sono succeduti in questi anni, al Comandante della Polizia Locale, che mi sento di ringraziare per il lavoro svolto.
5. Quali sono, a suo giudizio, i progetti strategici del prossimo quinquennio, non necessariamente grandi opere?
Senza dubbio lo sviluppo armonico ed ecosostenibile dell’area compresa tra il Bosco Verticale, Farini e La Goccia.
Abbiamo già iniziato, negli anni precedenti, l’elaborazione di proposte e progetti relativi al recupero di strutture pubbliche in stato di abbandono, con l’obiettivo di una rivalutazione delle stesse dal punto di vista storico, architettonico ed artistico, volto a favorirne la fruibilità per i cittadini così da valorizzare il territorio da noi amministrato (Villa Litta, Caserma Mameli, ex liceo Omero, piscina Scarioni, area ex Bassi per il quale abbiamo coinvolto gli studenti di architettura del Politecnico, per un progetto di riqualificazione).
Considerata inoltre la particolarità del momento, riteniamo sia ancora più urgente la realizzazione di un polo di riferimento nell’ambito delle cure domiciliari, con la collaborazione tra pubblico e privato.
Vista la mia esperienza in campo internazionale, in qualità di membro del UIC (Union Internationale Chemins de fer), nell’ambito della mobilità e dei trasporti, ritengo importante che venga data, ai cittadini, la possibilità di scegliere in modo responsabile il mezzo più idoneo con cui muoversi, attraverso la costruzione di idonee infrastrutture, da parte della Pubblica Amministrazione.
Sarà fondamentale inoltre, nel prossimo futuro, la riqualificazione degli immobili esistenti, con materiale tecnologico avanzato, per garantire maggiore risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento.
