UCTAT Newsletter n.39 – novembre 2021
di Giovanni Castaldo
I progetti basati sull’impiego di Nature-based Solutions mirano a incrementare la qualità ambientale dei contesti urbani e i livelli di comfort della popolazione attraverso i benefici ecosistemici generati dalla natura.
Tali obiettivi generali, con riferimento alle specifiche problematiche del contesto milanese, possono essere tradotti in obiettivi più puntuali come la riduzione dell’effetto di “isola di calore urbana”, la riduzione degli inquinanti atmosferici e la riduzione dell’impermeabilità dei suoli. Criticità rilevanti per la città, con impatti negativi sulla fruibilità degli spazi aperti, sulla salute pubblica e sulla sicurezza della cittadinanza.
A fronte di questo quadro, le soluzioni impiegabili sono diverse. Per contrastare il fenomeno di “isola di calore urbano” si può puntare sull’incremento dell’ombreggiamento degli spazi aperti attraverso nuove piantumazioni arboree (tree planting) e sull’incremento dell’albedo delle superfici a terra mediante la sostituzione dei materiali/modifica cromatica delle pavimentazioni. La riduzione degli inquinanti aerei può essere perseguita attraverso piantumazioni arboree (tree planting) che sono in grado di catturare i principali inquinanti aerei (CO2, SO2, NOx, O3, PM10) per deposizione e assorbimento e attraverso l’attività fotosintetica (stoccaggio di CO2). Con riferimento alla riduzione dell’impermeabilità dei suoli, si può fare ricorso a un complesso set di soluzioni naturali e seminaturali di drenaggio urbano sostenibile (SuDS), come ad esempio la realizzazione di biobacini, bioswales e pavimentazioni filtranti.
Un approccio progettuale consapevole dovrebbe partire da una attenta valutazione dei benefici attesi, per orientare la proposta rispetto agli obiettivi nonché per comparare alternative progettuali. A partire da molteplici studi nel campo della ecologia, delle scienze naturali, della climatologia negli ultimi anni sono state definite metodologie e poi sono stati sviluppati strumenti operativi (es. software) per valutare i benefici ambientali e microclimatici offerti dalle soluzioni naturali. È oggi quindi possibile operare valutazioni e simulazioni ex ante, anche particolarmente accurate, facendo ricorso a un esteso set di metodi e strumenti.
Ad esempio, con riferimento ai benefici offerti dalle alberature, per stimare la cattura di inquinanti aerei e di intercettazione di acqua piovana si può fare riferimento a una metodologia di quantificazione parametrica: a partire da valori tabellari – riferibili a singole specie arboree e a diverse età di accrescimento delle alberature, validati attraverso ricerche sperimentali o reperiti a partire da database consolidati – attraverso l’impiego di equazioni ambientali, è possibile stimare parametricamente le quantità di inquinanti aerei sequestrati annualmente o entro l’arco di vita di un determinato impianto arboreo progettato. Una metodologia che permette quindi una valutazione di benefici ambientali diretti (kg di NO2, SO2, O3, PM10, CO2; litri di acqua intercettati) e di benefici ambientali indiretti; quest’ultimi fanno riferimento ai costi evitati grazie ai benefici offerti dalle piantumazioni (es. litri di acqua non trattati nel sistema di depurazione cittadini, per i quali è possibile associare un costo unitario).
Oltre a questa metodologia parametrica, è possibile fare ricorso a software che permettono valutazioni site-specific maggiormente accurate, prendendo in considerazione alcune caratteristiche ambientali, spaziali e climatiche locali. Si fa riferimento in particolare alla famiglia di software I-tree.
Di particolare interesse infine è il ricorso al software di simulazione fluidodinamica Envimet che permette di sviluppare valutazioni microclimatiche predittive. Un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatico degli edifici, dei giardini e del paesaggio. Permette la simulazione e quindi la modellizzazione delle applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute umana. I risultati delle simulazioni possono mostrare gli effetti che le soluzioni architettoniche, le tecnologie sostenibili, l’uso del verde e dell’acqua, consentano di migliorare le condizioni microclimatiche outdoor.
Queste metodologie sono state impiegate anche per stimare i benefici attesi derivanti dalla proposta di intervento basate sulla natura per l’ambito urbano definito da via Brenta, Corso Lodi, via Polesine e via Mincio, identificato come Smart Sustainable District – Civic Hub, sviluppata dall’Associazione Urban Curator TAT e presentata in occasione del Seminario e Workshop “SOLUZIONI BASATE SULLA NATURA E INFRASTRUTTURE VERDI E BLU COLLABORATIVE” tenutosi il 12 novembre 2021 presso il Municipio 4.
Un ambito che presenta specifiche caratteristiche ambientali, quali ad esempio: un elevato grado di impermeabilità dei suoli, una scarsa disponibilità di aree verdi, la presenza di isole di calore urbano in spazi aperti contraddistinti da elevato soleggiamento estivo, privi di alberature e con pavimentazioni a basso albedo. A tali problematiche, si aggiungono criticità fruitive che possono essere così sintetizzate: assenza di alberature su tutte le arterie stradali, assenza di spazi per la sosta e di alberature nelle aree antistanti ai plessi scolastici, assenza di aree verdi fruibili. Un ambito caratterizzato infine da specificità funzionali, con una elevata concentrazione di servizi pubblici quali: scuole, centro civico, sede municipale, sede comunale, piscina comunale, biblioteca, teatro, ecc.
A partire da tale quadro, è stata formulata una proposta di intervento articolata in quattro strategie principali di intervento:
- Previsione di piantumazioni e biobacini lungo via Sile, via Oglio, viale Brenta e via Mincio;
- Previsione di un nuovo giardino localizzato in via Sile in prossimità della nuova sede del Comune di Miano. Un parco ad alta densità di piantumazione, assimilabile a ciò che in letteratura è definito come “park cooling island”;
- Sostituzione delle superfici delle strade e dei marciapiedi con asfalto drenante e ad elevato albedo;
- Modifica della viabilità carrabile di via Sile e via Oglio con proposta di istituzione di una zona a traffico limitato ZTL30/10.
La proposta progettuale, sostenuta dalle valutazioni ambientali preliminari, è stata posta al centro del dibattito aperto agli stakeholder e alla cittadinanza durante il Workshop del 12 novembre scorso.








