UCTAT Newsletter n.34 – maggio 2021
di Giovanni Merlo con la collaborazione di Laura Schiaffino
Con deliberazione di Giunta n. 2141 del 03/12/2019, il Comune di Milano ha aderito alla seconda edizione del programma Reinventing Cities: bando internazionale promosso dalla rete di città “C40” per avviare “processi di rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni”, che diventino esempio per futuri sviluppi urbanistici “a impatto zero”. Tra i criteri e gli obiettivi di indirizzo per queste azioni di recupero sono compresi: efficienza energetica, mobilità a basse emissioni, architettura e design urbano innovativo. Tutti, ovviamente, ossequienti al principio “CarbonZero”. In particolare, la creatività del design urbano dovrà esprimersi nell’attivazione di spazi sottoutilizzati e nello sviluppo di nuovi servizi per abitanti e fruitori del sito. Sono inoltre auspicate misure orientate a mitigare gli impatti derivanti dal traffico (inquinamento dell’aria e rumore). Contestualmente al bando, i Municipi, in ragione della maggiore conoscenza del territorio, sono tenuti ad esprimere eventuali priorità e linee di indirizzo rispetto alle opere pubbliche da prevedere e al tipo di funzioni da insediare. Possono inoltre suggerire eventuali indicazioni di carattere morfologico e architettonico rispetto al rapporto con il contesto e le preesistenze.
L’amministrazione ambrosiana ha deciso di partecipare al programma mettendo a bando alcuni ambiti strategici individuati dal PGT. Tra essi sono comprese sei palazzine Liberty, accessibili direttamente da Viale Molise, e l’adiacente area dismessa di Piano Attuativo obbligatorio PA3 – Ex Macello, posta a cavallo di Via Giovanni Lombroso: entrambi gli ambiti ricadono nel territorio del Municipio 4. Lo stesso Municipio, con Deliberazione n. 2 – Seduta del Consiglio di Municipio del 30 gennaio 2020 ha espresso un feedback a riguardo, pronunciando parere di competenza favorevole alla partecipazione del Comune di Milano al programma internazionale “Reinventing Cities” con il recupero dei due ambiti sopracitati. In particolare il municipio ha chiesto che le nuove funzioni insediande presso le Palazzine Liberty rivestano “un ruolo strategico rilevante, di carattere metropolitano” e che, riguardo all’Ex-Macello, “sia sempre garantito il pubblico accesso a tutta l’area, per favorire l’interconnessione con i quartieri confinanti”.
In linea con quanto sopra richiesto e auspicato dal bando, la Vicepresidente e Assessore ai Servizi educativi, Commercio, Bilancio e Patrimonio del Municipio 4 – Ing. Laura Anna Schiaffino – ha accolto, trasformandola in un emendamento, la proposta da me avanzata di prolungare lungo via G. Lombroso il percorso della linea tranviaria n. 12: tuttora attestata su Viale Molise, in posizione piuttosto centrale rispetto allo sviluppo raggiunto dall’urbanizzato nel settore Est del territorio comunale di Milano.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Milano valuta la realizzazione di una nuova “Linea di Forza” tra Rho-Fiera e San Donato FS (LdF “A”). Essa passerebbe lungo l’asse di via G. Lombroso: collegando le Palazzine Liberty, l’Ex-Macello e l’area dell’Ortomercato a una prevista nuova fermata ferroviaria di interscambio tra linee S della rete del passante ferroviario e di cintura. Questastazione, prevista lungo il settore Est dell’incompleto anello ferroviario milanese, parallelamente a via Zama, giacerà a cavallo tra il suddetto Mercato Ortofrutticolo, anch’esso in via di riqualificazione, e la zona di Taliedo, a Est dei binari, nota per la compresenza di varie attività legate all’industria e al terziario, tra le quali spiccano le produzioni mediatiche (musica, spettacolo e comunicazione). “Zama FS”, quindi, rivestirà un’importanza strategica per il nodo ferroviario urbano e i collegamenti di area metropolitana. Di conseguenza, anche la LdF “A”, connessa a tale fermata, avrebbe rilevanza strategica per il trasporto collettivo: a scala sia locale, sia sovracomunale. Ciononostante, il PUMS non la ritiene prioritaria, escludendola dal proprio scenario di base.
La proposta elaborata in concerto prevedeva, in caso di monetizzazione degli oneri di urbanizzazione derivati dal recupero urbano dell’Ex-Macello, di finalizzarne l’utilizzo al prolungamento lungo via Lombroso del tracciato tranviario dell’attuale linea 12: spostandone il capolinea presso la suddetta stazione ferroviaria di Via Zama. Per realizzare questo prolungamento tranviario sarebbe sufficiente costruire lungo Via G. Lombroso una sede per binari separata dalle carreggiate automobilistiche: riorganizzando la sezione della stessa strada aggiungendovi una striscia di suolo ad essa parallela, larga circa 7.0 metri, devoluta dalle aree dell’ex-Macello Comunale e dei Mercati Floricolo e Ittico, entrambi oggetto di riqualificazione nell’ambito del recupero urbano dell’Ortomercato.Poco prima di raggiungere la cintura ferroviaria, il tram avrebbe deviato dal lato Nord di Via G. Lombroso, fiancheggiando uno scavalco automobilistico posto a superamento del sottopasso che prosegue dalla stessa strada per Via A. Regolo – Piazzale Ovidio. Da qui il mezzo si sarebbe diretto, parallelamente ai binari ferroviari, sino all’altezza della futura stazione di Zama FS: facendo capolinea in un’area interposta tra l’Ortomercato e il sedime ferroviario della cintura Est.
Sia che da questo primo passo si arrivasse alla realizzazione della LdF “A”, sia che da ciò scaturisse “nient’altro” che la connessione del “12” con la sopracitata fermata “Zama FS”, questo intervento si sarebbe mostrato coerente con gli obiettivi del bando appoggiato dal Municipio 4: nell’ottica del miglioramento delle connessioni (via TPL) tra gli ambiti di trasformazione e il territorio circostante, oltre che con le grandi direttrici ferroviarie e il centro città. Purtroppo, il parere di competenza espresso il 30 gennaio 2020 dal Municipio 4 con Deliberazione n. 2/2020 non ha recepito l’opzione da noi elaborata!
Poco più a Sud, un’altra linea tranviaria si addentra in questo ambito territoriale: il “16” procede da Via del Turchino, immettendosi su Via Varsavia (fronte Est dell’area dell’Ortomercato), raggiungendo il capolinea attuale su Via Monte Velino. Anche questo termine cade in posizione alquanto centrale rispetto allo sviluppo dell’urbanizzato sul settore orientale di Milano. Non più di 600 metri separano il capolinea del “16” da Zama FS. In mezzo, l’Ortomercato in trasformazione. L’attuale ultimo progetto mira a costituire un hub agroalimentare, polo di attrazione per aziende e professionisti italiani e internazionali del settore, nonché punto di riferimento della tradizione e dell’eccellenza del “Made in Italy” nel mondo. Il masterplan mostra un percorso interno conformato ad asse, che taglia l’area da Est a Ovest, ad un’altezza compatibile con la posizione della futura stazione Zama FS. Verso la quale potrebbe essere prolungata la linea 16: sia che i nuovi binari avanzino lungo il suddetto “rettilineo” (tra i padiglioni del mercato e le strutture polifunzionali), sia che le stesse rotaie proseguano a Nord di via Varsavia, attraverso via Gaspare Vismara, immettendosi su via G. Lombroso, convergendo sul proposto prolungamento del “12”, sino alla comune fine corsa. Così facendo, Zama FS potrebbe diventare il termine di ben due linee tranviarie urbane: migliorando le connessioni tra le sopracitate aree in trasformazione, i servizi ivi insediati, la città e il trasporto ferroviario suburbano.

Fonte della base ortofoto-cartografica:
https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/12/21/news/milano_ortomercato_sogemi_nuovo_piano-243946675/