Paolo Guido Bassi – Presidente Municipio 4

UCTAT Newsletter n.30 – gennaio 2021

Intervista a cura di Giovanni Castaldo

1. Qual è il suo bilancio del quadriennio, in qualità di Presidente, in relazione ai notevoli cambiamenti socioeconomici della città, per la vita dei quartieri e la partecipazione politica della popolazione?

Il bilancio è positivo, a fronte dell’impegno e la passione personale che ho riposto nel svolgere il ruolo di Presidente del Municipio 4. Non lo considero un lavoro, ma un impegno civico. Il ruolo di Presidente è definibile, a mio avviso, come “rappresentante civico di prossimità”. Infatti i Presidenti e più in generale i rappresentanti municipali, oltre alle funzioni e competenze definite dal Regolamento e dallo Statuto, assumono spesso compiti e impegni legati al fatto di costituire il primo contatto con la cittadinanza. Siamo investiti da problemi e richieste anche di non diretta competenza, dal momento che siamo riconosciuti come i rappresentanti istituzionali più prossimi e più facilmente raggiungibili, con cui avere anche un rapporto diretto. Lo stesso fatto di svolgere i ruoli politico-amministrativi all’interno di strutture accessibili, prive di barriere di ingresso e localizzate in zone periferiche rispetto al centro cittadino, facilita l’interazione e il contatto con la cittadinanza. Una percezione quindi di vicinanza tra cittadinanza e rappresentanti anche maggiore rispetto a quella con i consiglieri di Palazzo Marino.

2. Che giudizio esprime rispetto al ruolo dei Municipi nella governance della città, anche in relazione ai documenti di programmazione dell’Amministrazione milanese e alle iniziative annunciate (Bilancio partecipativo, Referendum municipali, Osservatorio sulle municipalità, Conferenza Permanente dei Presidenti di Municipio, politiche urbanistiche ed edilizie, …)?

In questo caso invece il bilancio è negativo. La Riforma di circa cinque anni fa sul decentramento amministrativo che ha istituito i Municipi difatti non è stata attuata e implementata. I cambiamenti allora prospettati non si sono tradotti in una reale innovazione nel rapporto tra amministrazione centrale e realtà decentrate. L’attuale amministrazione, in continuità con la Giunta Pisapia che aveva avviato il percorso di riforma, ha mantenuto un atteggiamento fortemente centralista. Il Regolamento sui Municipi, che pure definisce specifiche suddivisioni di ruoli e competenze, è stato attuato solo parzialmente. Molte cose sono state scritte, ma poi non attuate. Ciò è successo anche con il precedente Regolamento delle Zone (“Regolamento sul decentramento” del 1997, promosso dall’allora Assessore Lucchini durante la legislatura del Sindaco Marco Formentini), che fu attuato solo in parte.
A mio avviso negli ultimi anni è stata persa la grande occasione – legata alla situazione politico-amministrativa di Milano caratterizzata da una giunta centrale di centro-sinistra ma con cinque Municipi su nove di centro-destra – di scrivere e attuare un regolamento equilibrato per un reale rinnovamento del rapporto tra amministrazione centrale e realtà municipali. Purtroppo questa occasione non è stata sfruttata, nonostante le molteplici proposte e le istanze avanzate da alcuni Municipi. L’unica innovazione recente ha riguardato l’innalzamento della soglia di sbarramento per l’elezione del Presidente di Municipio. A mio avviso, in questa fase non c’è la volontà di andare verso una città policentrica.
Con riferimento ad alcuni strumenti di partecipazione citati nella domanda, il giudizio è nuovamente negativo. Ad esempio, ritengo che il bilancio partecipativo, per come è stato condotto, rappresenti più una trovata elettorale dell’amministrazione comunale per mantenere rapporti con comitati e associazioni, piuttosto che uno strumento efficacie di innovazione sociale e civica. Anche l’effettiva partecipazione è molto scarsa. Le uniche realtà che sono in grado di far qualcosa sono le scuole, cioè realtà forti e di riferimento, già organizzate, in grado di convogliare interessi e obiettivi. Vi è infine il nodo dell’attuazione degli interventi del bilancio partecipativo, che hanno visto in diversi casi grandi ritardi.

3. Ritiene necessaria una modifica regolamentare circa il ruolo dei Municipi, sui loro poteri e sulle voci di bilancio loro assegnate? Si è sviluppato un dibattito e si sono prospettate iniziative e proposte per un maggior coinvolgimento della cittadinanza attiva per una democrazia deliberativa?

Con riferimento alle problematiche di azione da parte dei Municipi, più che una questione di risorse economiche, ne faccio una questione di competenze e di personale. Credo infatti che anche rispetto alle competenze già assegnate, siano necessarie strutture adeguate a livello tecnico, amministrativo e di personale più in generale. Se i Municipi devono rappresentare dei Comuni, sarebbero necessarie dotazioni di personale e strutture amministrative di proporzionato livello. Ad esempio nei Municipi sono previsti gli Assessori, ma non ci sono gli Assessorati. Questa mancata struttura organizzativa dei Municipi deriva anche dalla precedente esperienza delle Zone, che erano fortemente basate sulla buona volontà dei consiglieri, figure in parte politiche e in parte tecniche che assolvevano anche aspetti amministrativi. Ancora un esempio. Come Municipio facciamo spesso ricorso allo strumento degli Avvisi Pubblici, ma purtroppo non abbiamo strutture che supportano queste azioni nel loro complesso. Abbiamo funzionari e collaboratori molto bravi, che si prodigano anche oltre il loro compiti diretti per sostenere il funzionamento della macchina municipale, ma purtroppo non sono tuttologi e non possono seguire tutte le tipologie di pratiche. Sicuramente serve una revisione sotto questo profilo. Si aggiunga infine che i Municipi rappresentano realtà amministrative paragonabili a città o enti territoriali molto grandi. Nel territorio del Municipio 4 ricade una popolazione di circa 190.000 abitanti. Un trasferimento di dipendenti dal Comune centrale ai Municipi, anche progressivo, è quindi fondamentale, soprattutto nella prospettiva di attuare compiutamente il decentramento amministrativo previsto dagli stessi strumenti comunali.

4. Con i cambiamenti indotti dalla crisi pandemica sono registrabili a livello dei Municipi cambiamenti per una rivitalizzazione sociale dei quartieri e delle attività di prossimità, politiche, economiche, sociali, culturali? Quali sono a suo giudizio le azioni da intraprendere?

Con la crisi pandemica siamo stati investiti da un tsunami che ha davvero cambiato radicalmente le nostre vite. Dobbiamo quotidianamente confrontarci con la cosa peggiore che è l’incertezza.
Con riferimento all’attività municipale, questa situazione rende molto complessa ogni forma di programmazione, in particolare delle manifestazioni pubbliche alla base della vita sociale e culturale del nostro territorio. Non sappiamo infatti se a distanza anche di poche settimane sarà possibile lo svolgimento di attività in presenza, se saremo in lockdown, oppure quali limitazioni saranno in vigore. Proprio oggi (21.01.2021, NdR) faremo una delibera sulle “notti bianche” per la prossima primavera ed estate, consapevoli che oggi non sono possibili, ma con la speranza che con la bella stagione la situazione complessiva migliori. Ritengo infatti che sia comunque meglio programmare le attività, in modo tale da essere pronti nel caso in cui vi siano le condizioni per svolgere eventi pubblici. Cosi come avevamo fatto dopo l’estate scorsa, quando, unico Municipio, avevamo fatto una delibera di programmazione per alcune iniziative da svolgersi nel mese di ottobre 2020, che poi purtroppo non sono state svolte a fronte dell’entrata in vigore dei DPCM.
Nell’ultimo anno abbiamo posto al centro dell’azione municipale la dimensione sociale. Come è noto, assistiamo oggi ad una crisi sociale e lavorativa sempre più acuta, con un impoverimento complessivo di ampie fasce di popolazione. In questa prospettiva abbiamo promosso come Municipio 4 diverse forme di sostegno diretto e indiretto. Ad esempio abbiamo sostenuto attività di doposcuola, di corsi integrativi e di supporto agli studenti, nell’ottica di aiutare i giovani in questa fase di didattica a distanza (DAD). Abbiamo dedicato risorse per lo screening Covid, con l’apertura di due punti per Tamponi nel nostro territorio municipale. Due centri altamente accessibili che, a prezzi calmierati o gratuitamente per giovani e persone in difficoltà, offrono un importante servizio di protezione e monitoraggio. Infine abbiamo potenziato le attività di consegna di pacchi alimentari per i bisognosi, con anche la distribuzione di mascherine.

5. Quali sono a suo giudizio i progetti strategici del prossimo quinquennio, non necessariamente grandi opere?

Nel Municipio 4 ricadono importanti aree di trasformazione: lo scalo di Porta Romana (tangente al nostro Municipio), lo scalo Rogoredo, l’ambito di Santa Giulia Nord, le aree dismesse di via Medici del Vascello, il contesto di rigenerazione limitrofo a viale Ungheria e via Mecenate, l’area dell’Ex Macello oggetto del Bando di progettazione Reinventing cities, l’Ortomercato al centro di un complessivo progetto di potenziamento e riorganizzazione, il completamento dell’area di Porta Vittoria, l’area di Porto di Mare da anni ferma nonostante i tanti annunci del Comune di imminente recupero ambientale e fruitivo. Nel nostro territorio inoltre ricadranno interventi legati alle Olimpiadi invernali 2026, con il villaggio olimpico localizzato all’interno dello scalo di Porta Romana e l’Arena “Pala Italia” a Santa Giulia Nord. Come ha ben evidenziato la vostra associazione Urban Curator TAT in diversi studi e incontri, nel contesto sud-est di Milano si concentreranno i più importanti progetti dei prossimi anni. Iniziative che possono rappresentare grandi opportunità per l’innalzamento della qualità urbana, a patto che siano rese compatibili con i quartieri esistenti e con i loro caratteri identitari e che determinino positivi benefici collettivi: servizi, aree verdi, nuove centralità a vantaggio dell’intero territorio municipale.

Conferenza “Rogoredo / Santa Giulia / Taliedo. Le tre sfide” promosso dall’Associazione UCTAT con il Municipio 4, tenutasi il 26 novembre 2019 presso la Sala Consiliare del Municipio 4.
Torna all’Indice della Newsletter