La periferia urbana
Editoriale
Le periferie urbane sono il grande problema della città del nuovo millennio. Già il cinquanta per cento della popolazione mondiale abita le città e L’ONU prevede che nel 2050 saranno i due terzi. Si stima che circa un terzo degli abitanti urbani vivono in condizioni di disagio. Da dati ISTAT a Milano sono 400.000.
La città europea non presenta certamente le macroscopicità delle megalopoli asiatiche e sudamericane. I 50 milioni di Tokyo, i 40 di Shangai, i 30 di San Paolo. In Europa i numeri sono più ridotti: nessuna area metropolitana supera i 10 milioni. Tuttavia si è chiuso definitivamente il ciclo del Novecento, di un welfare state in grado di governare lo sviluppo della città con adduzioni organiche di grandi quartieri. Il disegno razionalista e funzionalista sostenuto da ingenti risorse. L’investimento pubblico ha preso oggi altre direzioni di servizi alla persona(sanità, istruzione, salario differito). La casa da servizio è diventato un bene. L’abitazione sociale assomma poche unità percentuali.
Se è cambiato lo scenario (mobilità della popolazione, migrazioni, globalizzazione, nuove modalità di produzione) tuttavia non emerge un modello di sviluppo territoriale in grado di far fronte a queste nuove dinamiche. Dal disegno razionalista della città del XX secolo stiamo assistendo al progressivo abbandono di una politica mirata a superare gli squilibri urbani.
La città si caratterizza sempre più come una galassia di periferie, di conurbazioni senza qualità. Quartieri con diffuse sacche di povertà e di emarginazione sociale. Contraddizioni a fronte di una downtown sempre più scintillante e celebrata con le sue icone architettoniche.
Così è anche per Milano, con una popolazione dell’area metropolitana di 3 milioni di abitanti. La problematica del recupero delle periferie rimane al centro degli annunci politici senza che ancora sia seguita una efficacie pianificazione e programmazione. Un tema che non può essere disgiunto da quello di una generale riqualificazione urbana che il nuovo PGT vorrebbe avviare. Più come istanza di metodo, che vera e propria azione attuativa. Ambiti di rigenerazione e riqualificazione, grandi funzioni urbane, nodi di interscambio, alcune piazze rappresentano, per ora, i contenuti strategici del PGT Milano 2030.
Un approccio che però non mette ancora al centro i nodi funzionali e ambientali dei 9 Municipi milanesi, con un programma organico di opere pubbliche e di investimenti mirati a dare centralità a queste importanti realtà amministrative. Le sole in grado di avviare una inversione di tendenza all’accentramento decisionale, per una equipotenzialità delle diverse parti di cui si compone una città. Decentrare significa riequilibrare, in una visione di insieme. Mettere al centro la Municipalità come identità, partecipazione attiva, condivisione. Il contrario di ciò che sembra accadere.
La Newsletter n. 14 di Luglio 2019 torna su questo tema, con alcuni spunti di riflessione. Soprattutto per evidenziare che dalle politiche governative ben poco è stato fatto, come pure a livello amministrativo. È necessario un cambio di marcia. L’inversione del progressivodegrado dei quartieri periferici deve diventare il primo obiettivo della riqualificazione urbana, con gli opportuni provvedimenti e i necessari investimenti. Guardare alle politiche di ieri (Ina-Casa, Gescal, Piano Decennale) è utile per capire che senza chiarezza politica non conseguono progetti e nuove modalità per il reperimento delle risorse. Come non emerge invece dai risultati della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie”, e neppure sono sufficienti le diverse iniziative fino ad ora intraprese dall’Amministrazione milanese da cui non si evince una chiara strategia.
(F.S.)
Approfondimenti
- Periferie e centralità urbane – Arturo Majocchi
- Abitare la periferia – Elio Bosio
- Inchiesta parlamentare per le periferie – Giovanni Castaldo
- Rigenerazione urbana a sproposito – Paolo Debiaggi
- Milano: proclami e strategie per le periferie – Giovanni Castaldo
- Milano Green Infrastructure – Luca Bisogni
- Living lab di riattivazione del Quartiere Ciano di Piacenza – Daniele Fanzini
Iniziative ed Eventi
Convegno CITTÀ RIGENERATIVE PER L’ADATTAMENTO E LA MITIGAZIONE CLIMATICA – Giovedì 25.07.2019 ore 11.30 – 16.30 – Università di Napoli Federico II Dipartimento di Architettura – Via Forno Vecchio 36 Napoli – Tra i partecipanti i soci UCTAT Elena Mussinelli e Andrea Tartaglia
Segnalazioni
Maria Teresa Lucarelli, Elena Mussinelli, Laura Daglio, Mattia Federico Leone (a cura di), DESIGNING RESILIENCE, Maggioli Editore, 2019
Andrea Giachetta, Fausto Novi, Rossana Raiteri, LA COSTRUZIONE DELL’IDEA, IL PENSIERO DELLA MATERIA. Riflessioni sul progetto di architettura, Franco Angeli, 2019
Fabrizio Schiaffonati, PAESAGGI MILANESI. Per una sociologia del paesaggio urbano, Lupetti Editore, 2019
Marco Biraghi, L’ARCHITETTO COME INTELLETTUALE,Einaudi, 2019
Fabrizio Tucci, COSTRUIRE E ABITARE GREEN. Approcci, strategie, sperimentazioni per una progettazione tecnologica ambientale-Green building and dwelling. Approaches, strategies, experimentation for an environmental technological design, Altralinea Edizioni , 2018